Per favorire una buona condizione di salute dell’organismo, si dovrebbe pensare di adottare un approccio alla cura delle malattie, di tipo olistico e non di tipo riduzionista
A tal proposito ci viene in soccorso la Naturopatia:
La Naturopatia dal punto di vista etimologico deriva dal latino “natura” e dal
greco “pathos”, dal significato “sentire secondo natura”, e dall’anglosassone
“Nature’s Path, che significa sentiero della natura, termine legato ad Ippocrate
(460-370 a.C), padre fondatore della medicina classica, su cui basava la sua
filosofia sul concetto” primum non nuocere”, dal significato “ per prima cosa
non nuocere”.
Inoltre Ippocrate affermava: “ la malattia è solamente una, che si manifesta sotto diversi aspetti
sintomatici”, e secondo lui, un dottore in medicina, per essere definito medico, doveva conoscere
molto bene le scienze naturali e doveva essere consapevole che l’uomo si mantiene in
relazione a come si nutre, a ciò che beve, a come vive e in funzione della sua occupazione.
La Naturopatia è la sintesi di molteplici metodi naturali per il mantenimento e la tutela della salute dell’essere vivente in relazione alle caratteristiche costituzionali e alle influenze ambientali, conformemente alle leggi biologiche che ne regolano l’esistenza.
L’aspetto fondamentale che rappresenta la naturopatia è il concetto Olistico, dal greco “olos”,
che significa totalità, e riguarda lo studio delle alterazioni della natura umana,
permettendo di avere una visione globale e unitaria della persona, che comprende corpo, mente e anima, cui ciascuna di queste parti non può essere scissa l’una dall’altra,
con una particolare attenzione alla relazione con l’ambiente.
Il bello della Naturopatia è che è un sistema aperto all’evoluzione tecnica e quindi in grado di trarre i benefici dalle nuove scoperte pur rimanendo fedele, anzi riscoprendo i principi che regolano la salute e l’energia vitale.
Basti pensare a quelle discipline prescientifiche quali l’Ayurveda e l’Agopuntura, che pur essendo datate di circa 5000 anni di storia, continuano a essere studiate anche dai medici nella loro forma originale in quanto la fisiologia dell’energia vitale ha delle regole immutate nel tempo.
Nel pensiero naturopatico converge buona parte del sapere antico, sia orientale che occidentale.
Una delle arti più antiche su cui si fonda la Naturopatia è la medicina tradizionale Cinese.
La medicina antica comprende e contiene tutti i principi che sono propri della Naturopatia,
con il denominatore comune della natura, intesa come maestra e nutrice di quella energia
vitale che stimola l’autoguarigione attraverso sostanze o trattamenti naturali, quindi
rafforzando e non ostacolando la cosiddetta “ Vix Medicatrix Naturae”, il potere curativo
della natura.
Con la Naturopatia quindi, cade la visione superficiale, cui sarebbe l’uomo a capo e padrone
della natura
L’esercizio della Naturopatia è affidato alla figura professionale, Naturopata.
Il Naturopata e il suo ruolo
Il termine Naturopata è stato creato da Benedict Lust, naturopata tedesco, in cui fonda a New York la prima erboristeria e nel 1981 fonda anche la scuola americana di Naturopatia e contribuisce a inserire lo yoga in America
Uno degli aspetti più importanti della filosofia di Benedict Lust, era: “l’uso della Naturopatia per
trasformare la vita delle persone”.
Il Naturopata è un professionista che opera autonomamente rispetto ad altre figure in ambito sanitario e il cui compito risiede nel favorire nell’ individuo le condizioni atte allo svolgersi dei processi di riequilibrio dei sistema mente-corpo e nello stimolare in esso le proprietà di autoguarigione.
Il Naturopata stimola la capacità di autoguarigione e il riequilibrio dell’omeostasi interna dell’organismo, combinando l’esercizio di molteplici tecniche naturali con l’adozione di uno stile di vita sano e in armonia con i ritmi della natura
Il processo di guarigione inoltre viene considerato come partecipazione attiva del soggetto, che viene responsabilizzato ed educato nel mantenimento del proprio equilibrio, su tutti i livelli, e non come processo passivo, il cui compito spetta solo a delle pillole da ingerire.
Inoltre il Naturopata ricopre il ruolo di educatore nel campo della prevenzione favorendo nel soggetto umano i processi di apprendimento dei meccanismi fisiologici relativi allo stato di salute e di benessere.
Concetto di salute e malattia, dal punto di vista della Medicina allopatica e della Naturopatia
La concezione della salute, così come la concezione di malattia, tra la Naturopatia e la Medicina allopatica è agli antipodi, sotto diversi aspetti, che adesso andremo ad analizzare.
Il termine salute deriva dal latino “salus”, salvezza, incolumità, integrità affine a “salvus ” salvo.
La medicina “allopatica” considera una persona in salute, semplicemente quando essa non
presenta nessuna patologia, trascurando o mal gestendo messaggi vari che il corpo ci invia,
messaggi che se non accolti in tempo, tenderanno a causare delle patologie.
Il termine malattia deriva da quello di “malato”, dal latino “male aptus”, traducibile in malconcio, malmesso, e da “malum actio” cattiva azione, ossia malattia indotta per azione errata, dovuta all’ignoranza della mente del soggetto (Ego/Io)
La malattia invece, viene definita dalla medicina classica come uno stato di sofferenza in toto o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, e il complesso dei fenomeni reattivi che ne derivano.
La Naturopatia definisce il concetto di salute come un equilibrio dinamico tra corpo, mente, emozioni, spirito e l’ambiente che ci circonda, attraverso un processo continuo, dove si possono manifestare degli squilibri
La malattia invece viene definita dalla Naturopatia, come un alterazione dell’equilibrio psico-fisico, in cui mente e corpo agiscono l’uno direttamente con l’altro, e si concepisce come l’acutizzazione di uno stato profondo di mancanza di armonia interna e/o esterna.
La malattia non viene combattuta dalla Naturopatia, come fosse un nemico, in quanto l’alternanza tra salute e malattia è un processo inevitabile e fonte di conflitti.
Piuttosto la malattia viene vista come un opportunità per crescere, che può portare a una maggiore conoscenza di se stessi, che porta la persona a una evoluzione personale, che ci fa avvicinare alla nostra parte più autentica, che possiamo definire Dio, o sè superiore, o spirito guida.
La naturopatia, a differenza della medicina allopatica, innanzitutto non utilizza il termine malattia o
patologia, ma bensì in maniera più dolce, il termine disarmonia o disequilibrio,
aspetto psicologico non di poca importanza al fine limitare il pensiero della persona a sentirsi un “malato”.
Allo stesso modo in Naturopatia non si parla di curare, ma appunto di riequilibriare il
disequilibrio o la disarmonia, focalizzandosi sulle cause che hanno creato questo
disequilibrio, a differenza della medicina allopatica che si focalizza sul sintomo,
ed interviene quando una persona presenta già una patologia.
Curare la persona, tra Medicina e Naturopatia
Il nostro organismo, dotato di grande intelligenza, provvede naturalmente ad eliminare le tossine del corpo al fine di mantenere l’omeostasi del corpo, tramite meccanismi di escrezione e purificazione quali febbre, sudore, tosse, catarro, diarrea e varie forme di dermatosi, reazioni naturali del corpo secondo la Naturopatia, che quindi lo lascia sfogare,
finchè il corpo non ritorna al suo stato naturale di equilibrio